Come tutto diventa relativo quando cambiano i parametri
essenziali per valutare le cose! E’ più sfortunata l’Europa o l’Africa in
questi giorni?
Se nei nostri villaggi ancora una volta abbiamo potuto
incontrare la gioia semplice e festosa dei bimbi che accolgono quando sono
accolti, che sorridono quando gli si sorride, che ascoltano e giocano quando
gli si parla e si gioca insieme, d’altro canto siamo davvero preoccupati e
preghiamo affinchè la gioia dei nostri bambini africani non venga a mancare ai
bimbi europei di oggi.
Da oramai numerosi anni l’impegno di Morena, una laica di Bergamo, il suo aiuto e quello di tanti altri amici e benefattori, ci regalano il sostegno generoso, concreto e necessario per far funzionare il centro nutrizionale Talita Kum, operativo nelle missioni dei sacerdoti del sacro cuore di Gesù a Babonde e Gbonzunzu. Lo spettro della malnutrizione o della fame, l’impossibilità materiale di curare malattie a volte semplici da guarire, l’incapacità di mandare a scuola i propri figli, sono le realtà quotidiane del nostro contesto africano che cerchiamo di risolvere o quanto meno di alleviare, ed in questi giorni temiamo che possano rapidamente diventare la realtà difficile di altre nazioni in guerra. “Con la guerra tutto è perduto!”.
Dopo alcuni mesi di vacanza e controlli medici in Italia ho ritrovato la giovane comunità cristiana di Gbonzunzu – la nostra missione ha appena due anni di vita – vivace ed entusiasta, come è tipico di una popolazione giovane che ha il futuro davanti a sé e che lo affronta con spensieratezza e non senza una certa incoscienza.
Una bellissima sorpresa è stata quella di poter percorrere i nostri impossibili venti chilomentri di sentieri di foresta con tranquillità e senza le normali difficoltà che in tutti questi anni chi hanno quotidianamente fatto soffrire.
Il nuovo governatore della Provincia si è infatti fortemente
impegnato a sistemare le strade con l’utilizzo di ruspe e caterpillar, e
stavolta, a differenza di tutti i politici che l’hanno preceduto, ha mantenuto
le promesse. Non è ancora una strada come la si potrebbe desiderare ma abbiamo
fatto un notevole balzo in avanti, in una sola ora possiamo percorrere la
distanza che prima ci chiedeva quasi il doppio di tempo.
Purtroppo questo tipo di regali porta con sè inconvenienti potenzialmente nocivi, ci siamo infatti ritrovati i cinesi in casa. Non che noi abbiamo qualcosa contro i cinesi, ma per il fatto che in questo tempo incarnano il nuovo volto del colonialismo economico in Africa, aggressivo e predatorio. In cambio di qualche chilometro di strada sommariamente arrangiata e di qualche piccolo regalo o ‘busta’ ai capi tradizionali e politici del posto, ora hanno mano libera per sfruttare le enormi risorse minerarie del suolo e sottosuolo senza alcun beneficio per lo stato congolese e pochissimo per la popolazione locale. Si conferma ancora una volta l’incapacità delle autorità politiche ed amministrative di capitalizzare le risosrse locali che diventano facile preda dei capitali esteri.
Il passaggio di Morena, la sua breve permanenza, la sua presenza fraterna, semplice, generosa ha efficacmente fato da contrasto positivo ad un altro tipo di presenza straniera, tecnologica, potente e di conquista. E’ di queste testimonianze che abbiamo bisogno in Africa, in Europa e dappertutto nel mondo capaci di abbellire l’umanità di cui siamo fatti e non di sfigurarla.