lunedì 30 novembre 2020

APRI, AGGIUNGI...


Quando all'improvviso arriva un ospite si può essere talvolta messi in ansia perchè non si è pronti a ricevere, ad accogliere, talvolta interiormente si ha paura di far brutta figura, di non essere all’altezza delle aspettative, o nella peggiore delle ipotesi, non si è pronti a condividere il poco od il tanto che si ha. 



In molte culture ed anche qui da noi, l’ospitalità è così sacra che si è pronti ad indebitarsi per ben ricevere una visita inaspettata





 


Giunti a Gbonzunzu l’abbozzo di strada che c’è termina, e se si vuol continuare il viaggio lo si pò fare solamente a piedi per inoltrarsi nelle zone miniere, attraversando in piroga la riviera Nepoko. Un qualsivoglia straniero in visita è allora desiderato perchè diventa “il nuovo” che entra nel quotidiano, lo scuote, lo modifica e lo arricchisce.  

 

Coloro che passano per Gbunzunzu e si fermano alla missione non sono affatto numerosi, anzi. 

Diventa allora un esercizio importante saper scoprire ed accogliere “il nuovo” che si avvicina ma è nascosto dentro o dietro le persone di tutti i giorni, quelle della porta accanto o piuttosto della capanna accanto. Al contrario quando qualcuno bussa ed interiormente mi suggerisco e mi ripeto “so già chi è”, “so già cosa vuole”, in quel momento mi impedisco una apertura vera della porta di casa ma anche della porta del cuore e della mente. 

Accogliere ed aggiungere un piatto a tavola diventa possibile in così tanti modi da poter stupire, e se Avvento e Natale sono preparazione all’accoglienza del Figlio di Dio questa preparazione può riempirsi dei volti e delle situazioni di tantissime persone le 
più diverse.

La malattia senza cure agli ammalati, la miseria dei poveri, l’abbandono degli anziani che mendicano un telo cerato per sfuggire alla pioggia, il bisogno di scuola ed istruzione per gli orfani ed i pigmei, il cibo per i malnutriti... Accoglienza, apertura, aggiungi un piatto.

 

Non avrei voluto iniziare quest’anno, senza preparazione alcuna, una scuola dell’infanzia, eppure più di cinquanta bimbetti sono già lì senza una struttura adeguata, senza insegnati qualificati, senza materiale didattico appropriato. Il sogno dei genitori è di poter loro offrire qualcosa di più di quanto loro stessi hanno ricevuto... Accoglienza, apertura, aggiungi un piatto.

 



Mi sembrava arrischiato, dopo solo un anno di presenza a Gbunzunzu, iniziare le attività di una piccola scuola di taglio e cucito, ma ecco che più di ottanta giovani ragazze e mamme sono lì presenti, tre giorni la settimana per cogliere una opportunità di formazione, di lavoro, di emancipazione. Molte sono giovani spose senza grande istruzione, qualcuna è ragazzina con uno o due anni più dei quindici ma con già un bimbo a carico, qualche altra è insegnante con così tanti figli da far studiare che il magro salario non basta ed occorre inventarsi qualcosa... Accoglienza, apertura, aggiungi un piatto. 

La locale scuola secondaria ha davvero pochi requisiti in ordine per essere all’altezza del compito, con le sue numerose specialità comprese “costruzioni” e “falegnameria”, eppure i giovani si iscrivono carichi del desiderio di riuscire, di imparare. 

Mi domando come sarà possibile accogliere, essere aperti, aggiungere un piatto?

 Alla missione di Gbonzunzu aumentano le visite degli ospiti che non vengono da lontano. Grazie a coloro che ci sono accanto le sfide si aggiungono, ma senza stress, senza ansia, poichè indipendentemente da quanto possiamo condividere, il poco od il tanto, l’ospite è un dono ed il dialogo con lui è ricchezza, ad immagine del dono dall’alto che riviviamo in ogni Natale.

P.S. I miei migliori auguri di Buon Anniversario per i venti anni di esistenza laboriosa ed attiva all’associazione AUPAT di Bologna (Aggiungi Un Posto A Tavola) che ha voluto fare dell’Accoglienza e dell’Aggiungere un piatto il proprio motto e stile di pensiero e d’azione. Con l’augurio aggiungo il ringraziamento per i numerosi piccoli progetti di sviluppo realizzati assieme. Buona festa e buon cammino futuro.

P.S. n° 2  Per quanto riguarda il COVID 19 allo stato attuale ne siamo esenti, nel senso che questa nazione è stata toccata solo marginalmente dalla pandemia per quanto riguarda il numero di contaminati (meno di 20.000 dall’inizio ad oggi) e di morti (meno di 1000). E’ speranza di tutti che possa continuare così.