Continua negli anni la nostra attenzione per i bimbi pigmei con l’obiettivo di favorire il loro accesso alla scuola, aiutandoli a superare le barriere culturali, logistiche ed economiche che glielo impediscono.
Nello stesso tempo cerchiamo di aiutare il popolo maggioritario, il popolo bantu ad abbandonare il concetto di superiorità e l’atteggiamento di negligenza se non disprezzo nei confronti del popolo pigmeo.
Far sedere i bimbi di tribù e tradizioni diverse sullo stesso banco, accanto gli uni agli altri, sperimentare le stesse gioie e fatiche, successi e sconfitte è un fecondo seme oramai piantato che dona e donerà frutti certi.Studiare assieme, giocare assieme, lavorare assieme
permette di vincere progressivamente diffidenze e paure.
La ‘Pastorale pigmei’ permettere di unire
tante forze, a partire dalla scuola. Sono gli insegnanti, i direttori dei
plessi scolastici – più di quarantacinque – gli animatori dei numerosi accampamenti
– più di ottanta – che rendono possibile ogni anno l’introduzione alla scuola
di 900/1000 ragazzini e ragazzine.
Non possiamo offrire loro molto, qualche penna e quaderno, i gessi per gli insegnanti ed a questi ultimi un piccolo sostegno economico per il loro lavoro non pagato dallo stato. Una formazione all’igiene e alla corretta alimentazione. Delle aule costruite in prossimità degli accampamenti poichè i pigmei non saprebbero vivere lontano dalla loro foresta che garantisce protezione e cibo.
Di queste aule, negli anni alcune sono diventate delle scuole vere e proprie. Per cui non ci stanchiamo di dare inizio a nuove piccole costruzioni con del materiale che chiamiamo in gergo semi-durable, durerà certamente di più che la costruzione fatta con metodo e tecniche tradizionali, utilizzando cioè materiali più resistenti nel tempo, anche se non daranno una garanzia sul lungo periodo.
Tuttavia con un modesto impegno economico permettono di dare una risposta
veloce ad un bisogno urgente. Rimane infatti altissimo il tasso di
analfabetizzazione per i pigmei.
Con l’aiuto generoso che viene da amici e
benefattori costruiamo la struttura portante ed il tetto, ai genitori, insieme
ai capi villaggio ma anche insegnanti e studenti il compito di terminarle con
pali, corde vegetali e fango completando le mura esterne. Seguiranno le porte
ed i banchi appena possibile.