venerdì 17 agosto 2018

AGOSTO AFRICANO


All’equatore nelle cui prossimità anche Babonde si trova, il sole non è quasi mai timido o capriccioso da nascondersi alla vista per un tempo prolungato, ed è infatti rarissimo avere una giornata intera coperta da nuvole.

 Non si può dire che è estate, al contrario agosto è mese di pioggie intense e “rapide”, ma in qualche modo si respira un’aria vacanziera un pò simile a quella europea. 

Le scuole sono chiuse nei mesi di luglio e agosto, i ragazzi sono in famiglia ed aiutano i genitori nel lavoro dei campi, o sono in viaggio per andare a raccogliere un pò di denaro da zii e parenti che lavorano alla ricerca dell’oro o che sono oramai installati in zona miniere, ed è probabile che abbiano qualche soldo in tasca. 

Questi soldi potranno permettere ai giovani di pagare l’iscrizione a scuola e comperare l'uniforme scolastica.

A proposito di scuola assaporiamo la bella soddisfazione della riuscita al cento per cento dei giovani del nostro Institut Ste Marie agli esami di stato (maturità) alla fine del loro sesto anno di scuola superiore, opzione pedagogia, che prepara i futuri maestri delle scuole primarie. 

Anche le ragazze e le giovani mamme del "taglio e cucito", così come i ragazzi della falegnameria hanno ben terminato l'anno scolastico.



I bimbi pigmei cominciano a dare belle soddisfazioni con i numerosi certificati di fine ciclo primario, alcuni avranno sicuramente il coraggio di iscriversi alle superiori e noi li sosterremo.



Dopo il passaggio in tutte le comunità locali per la celebrazione dei battesimi (quasi mille quest’anno) è tempo di dedicarsi alla formazione biblica dei catechisti. 


 


I villaggi sonnolenti e semideserti sono svuotati delle normali attività poichè la quasi totalità degli abitanti, famiglie intere, sono impegnati nella semina del riso.



Molti costruiscono nelle adiacienze delle loro coltivazioni delle cappannucce, riparo di giorno e di notte poichè i campi distano talvolta anche 5, 10,15  chilometri dal villaggio ed è impossibile fare il va e vieni ogni giorno. 



In queste casupole tutta la famiglia si sposta e se la fortuna sorride nella coincidenza dei giorni, si partoriscono i nuovi nati, ma si fa anche il lutto.
Alla missione, al contrario, il solito “fermento” rimane. 


E’ tempo di saluti per alcuni confratelli che terminano la loro esperienza nella nostra comunità e si preparano a continuare gli studi di teologia in Camerun o ad assumere nuovi incarichi in altre missioni. 



La famiglia religiosa dei Sacerdoti de Sacro Cuore – dehoniani in R.D.Congo è una famiglia dall’età media molto giovane, e in costante crescita numerica, diversi giovani “aspirano” essere un giorno sacerdoti.


Stiamo lavorando duramente per poter aprire il più presto possibile la nuova missione di Gbunzunzu ed aspettiamo rinforzi per il mese di settembre: un giovane sacerdote, un diacono, un fratello in esperienza pastorale per un anno intero. 


Cerchiamo inoltre di iniziare una nuova esperienza pastorale in una diocesi vicina. Chiediamo al Signore di benedire queste fatiche.

Le difficoltà poste dalle strade/sentieri disastrati continuano a crearci numerosi problemi, il mese scorso il trattore con il suo carico prezioso è finito in acqua a causa del cedimento di un piccolo ponte sul ruscello Yambenda. 

I tronchi che facevano da sostegno erano oramai marciti e ci hanno tradito. Qualcosa siamo riusciti a recuperare grazie all’intervento pronto 
e generoso dei giovani del villaggio vicino, 
 ma per un buon lasso di tempo non si è potuto attraversare il ruscello che in motocicletta e con qualche qualche acrobazia. 

Solamente questa settimana dei nuovi tronchi sono stati trascinati sul posto per ripristinare la circolazione.

La nostra Land Rover, invecchiata e spesso guasta, la riserviamo per i trasporti strettamente necessari e la usiamo sovente come ambulanza per i malati gravi per raggiungere Nebobongo o Pawa due centri ospedalieri più attrezzati distanti una quarantina di chilometri. 

Qualche volta è impiegata anche come carro funebre l’unico della zona in alternativa alla motocicletta. 

In questi giorni dobbiamo lottare contro una nuova manifestazione di credulità o di ignoranza. Alcuni ciarlatani senza alcuna preparazione medico scientifica si spacciano per guaritori capaci di risolvere una volta per tutte l’infezione dell’AIDS. 

Alcuni malati conclamati ed in cura presso l’ospedale locale, attirati da questi guaritori, abbandonano le cure ufficiali, previste e generalmente efficaci per seguire nuove, sconosciute, “miracolose” terapie. 

Purtroppo dopo pochi mesi il loro stato si aggrava e li porta quasi inevitabilmente alla morte. Le medicine sole non bastano, senza un’educazione adeguata e senza un quadro generale più completo di conoscenze e di competenze. 

La povertà che spesso deborda in miseria certamente aggrava la situazione e lascia il campo aperto a speculatori e profittatori.

In tutto questo trambusto ed agitazione dei corpi cerchiamo la pace del cuore nel Dio che tutto abbraccia, tutto purifica, tutto feconda. Il volto ed il sorriso dei bimbi ne è l’immagine nello specchio.  



L'abitzione della comunità a Gbunzunzu




Trasporto sacchi cemento in motocicletta

Il ponte di Yambenda 


Il trattore della missione recuperato dalle acque del Yambenda

Altri trasporti di fortuna

Giovani mamme del taglio e cucito a fine anno scolastico