Sono circa 130 ragazzi e giovani che si sono lasciati
volontariamente e piacevolmente
“irretire” durante il corso dell’anno scolastico 2011/2012. La RETE infatti è
un’associazione informale di amici che sostiene il percorso scolare di chi si
trova in difficoltà a pagare le piccole o grandi somme delle spese scolastiche.
I beneficiari sono soprattutto bimbi e bimbe orfani di Babonde e dintorni che
frequentano la scuola elementare (un’ottantina) e superiore (una cinquantina) o
membri di famiglie numerose, impossibilitate a far fronte ai piccoli montanti
necessari. Ne beneficiano infine gli studenti universitari che non hanno alle
spalle qualcuno che li possa appoggiare per le spese accademiche. A questi
ultimi è posta una piccola condizione: una volta terminato il percorso
universitario chiediamo di rientrare in Babonde per aiutare come professori
nelle scuole superiori locali che soffrono di mancanza cronica di personale
qualificato, gettando così alle ortiche la qualità dell’insegnamento. E’ in
questo modo che questi 130 sono “caduti nella RETE” e possono in qualche modo
portare avanti il loro percorso formativo. Tre di essi stanno laureandosi in
Francese, uno in Inglese, per una di esse è l’ostica matematica, due si
perfezionanano in geografia metre due sono impegnati in campo sanitario, una
come infermiera l’altro come medico. A ciascuno di questi riusciamo a garantire
circa 450 Euro, lo strettissimo necessario per l’università, al resto dovrà
pensare la famiglia. Per i ragazzi delle superiori ed elementari l’impegno è
ben più modesto circa 30 o 50 Euro per anno. Un comitato composto dai padri
della comunità e da tre laici valuta i vari casi ed accetta i candidati,
considera anche di quali qualifiche le scuole del nostro territorio hanno
bisogno, in modo da preparare per tempo i professori di domani. Inutile dire
che di fronte all’esponenziale incremento demografico ci troviamo costantemente
“sotto”, in affanno ed occorrerebbe potessimo fare molto di più, ma è già una
abbondante manna e benedizione che scende e che ci muove al ringraziamento. Qui
moltri altri ragazzi amerebbero entrare nella RETE, ma ci saranno altri amici
dall’Italia che si lasceranno essi pure irretire nell’aiuto?