“Non di solo pane vive l’uomo ma
di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Se abbiamo molti appetiti e molte
seti, alcune “ordinate” altre “disordinate”, occorre ascoltarsi nel profondo in
qualche momento di tranquillità, oppure in altri momenti quando siamo sommersi
e sopraffatti dal fare e dal correre, ebbene è in questi momenti che sentiamo
vera la fame e sete della Parola di Dio, quella Parola che permane e non passa
veloce sulla “rete informatica” senza lasciare traccia; una Parola che purifica
e cura, che nutre e illumina, non come quelle sovrabbondanti parole leggere di
intrattenimento o di imbonimento, dolci al palato ma vacue e senza sostanza.
Ebbene circa un centinaio di
animatori di CEV (le Comunità Ecclesiali Viventi) della nostra missione hanno
potuto gustare per alcuni giorni questa Parola sostanziosa, durante una
settimana di formazione biblica. Per alcuni si trattava innanzitutto di
apprendere ad aprire il libro sacro ed individuare i vari libri in esso
contenuti, per altri conoscere più da vicino Abramo, “padre nella fede di tutti
i credenti”, e Mosé chiamato da Dio ad essere “liberatore” del suo popolo. Per
altri ancora è stato il tempo opportuno per comprendere che leggere la Bibbia è
solo il primo passo di un percorso ben più lungo che chiede di assimilare,
conservare nel cuore, condividere con altri, applicare alla propria vita
personale e a quella della comunità più vasta che è la chiesa e la società
intera.
Il ruolo dei responsabili delle
CEV è quello di radunare una volta alla settimana gli abitanti di un quartiere
o di una porzione di famiglie per la preghiera, la lettura del Vangelo, la
condivisione e la discussione di alcuni problemi pratici della vita del
villaggio o delle famiglie stesse. E’ loro compito incoraggiare i ragazzi ad
entrare nel percorso del catecumenato per preparare il Battesimo e ricevre
l’Eucaristia. Sono loro che insegnano le prime preghiere del cristiano e che
accompagnano gli ultimi momenti di vita.
L’entusiasmo era palpabile
assieme alla soddisfazione di stringere tra le mani il prezioso libro che con
tutta probabilità è anche l’unico ad essere conservato in casa nella
“biblioteca di famiglia”. L’introduzione alla lettura dei Vangeli è stata la
cigliegina sulla torta che tutti aspettavano.
Diciamo “fame e sete parzialmente appagate” poiché non si può esaurire
in qualche giorno il tesoro immenso contenuto in quelle pagine. Ci siamo
lasciati con la promessa che l’esperienza avrebbe dovuto essere ripetuta ed
approfondita segno che il cibo e la bevanda praparata erano esattamente quello
che ci voleva. Un grazie a tutti quanti ci hanno sostenuto e permesso la
realizzazione dell’esperienza.