Quando stavamo
costruendo la casa di abitazione per i padri, terminata nel 2019, giusto prima
dell’inaugurazione della missione, pensavamo a due stanze per i sacerdoti e due
stanze per gli ospiti, e così è stato fatto. Ci era rimasto come ‘debito’ una
piccola stanza ancora da realizzare per adibirla a cappella di preghiera per la
comunità.
Questo pensiero è
sempre stato presente ma ha preso del ritardo viste le altre numerose urgenze e
priorità, eravamo agli inizi e molte cose dovevano prendere vita.
Nel frattempo la
nostra congregazone, dei padri dehoniani, Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, ha
continuato a prendere consistenza aumentando il numero dei giovani confratelli
diaconi e sacerdoti. Ringraziamo il Signore delle numerose vocazioni.
Se all’inizio
eravamo presenti io assieme ad un confratello, il diacono Alain, a partire dall’anno
scorso la nostra comunità religiosa a Gbonzunzu è stata rinforzata. Oggi, oltre
al sottoscritto è composta dal padre Alain, il padre Faustin ed il fratello
Gerlas. La nostra casa era oramai al pieno delle sue capacità.