mercoledì 6 maggio 2015

FMI – Anualite

Quando sentiamo parlare di FMI pensiamo subito all’organizzazione mondiale “Fondo Monetario Internazionale”, che dirige la politica e l’economia di molti paesi imponendo le proprie regole liberiste. Grande stupore quando a Babonde mi si presenta una persona che vuole parlarmi del FMI e che vuole proporre un incontro sul tema.
Qualche breve scambio di informazioni e chiariamo subito che si tratta di un’altra cosa, in questo caso FMI sta per “Fondazione Missionaria Internazionale”, ed avrebbe il compito di formare degli agenti pastorali ed di inviarli in missione. Il signore che mi presenta la “Fondazione” dice che l’organizzazione si apoggia su di una fondazione svizzera che vuole investirsi in Congo con delle mete molto ambiziose, la costruzione di chiese, scuole ed ospedali. Per quel che riguarda le chiese l’apertura è ecumenica e totale, indipendentemente dalla confessione di appartenenza o dal fatto di essere villaggio o parrocchia o quartiere. Per tutti ci sarà la possibilità di beneficiare dell’aiuto quasi totale della FMI, disponibile a 360°.

Rimango stupito dell’ampiezza della disponibiltà della Fondazione e mi chiedo chi mai avrà la possibilità di mettere in campo una quantità così grande, enorme, di mezzi finanziari, e con quale provenienza. Comincio a dubitare. Lascio che il nostro ospite continui ad illustrare la generosa offerta che l’organizzazione intende fare al nostro territorio, sì poiché la Fondazione si sarebbe fino ad ora investita soprattutto in Asia ed è arrivata in questi ultimi tempi in Africa e precisamente in Congo RDC, nel territorio di Wamba. Nel frattempo, allo stesso modo del signore che mi sta davanti, altri emissari stanno percorrendo centri grandi e piccoli di tutto il circondario per illustrare al meglio l’enorme occasione che si sta presentando. Ai singoli cittadini, catechisti, fedeli, individui, sarà necessario versare l’equivalente di mezzo euro per poter iscriversi e divenire beneficiari. Ora ci sarebbe bisogno di pubblicizzare al massimo la FMI e di indire un incontro pubblico per presentare al meglio l’iniziativa e la missione di Babonde potrebbe rendere in questo un grande servizio.
Io rifiuto categoricamente, vedendo ora chiara una truffa con lo scopo di raccogliere un pò di soldi presso la popolazione semplice, soprattutto i fedeli delle varie chiese “vendendo” la speranza di una costruzione in cemento. Se qualche dubbio poteva restare circa la buona o malafede della FMI, questi dubbi scompaiono quando leggo i depliants che il signore mi propone: il Fondo Missionario Intenazionale partecipa della MTM ossia della Missione Teocratica Mondiale si dice confessionale e propone la formazione di differenti operatori pastorali della chiese in vista di una loro riforma. L’impressione certa che ne ricavo è di un depliant costruito con un’accozzaglia di elementi differenti, contraddittori, recuperati qua e là e assemblati alla meno peggio. Chiunque un pò avveduto avrebbe potuto rendersi conto della debolezza e della illogicità delle affermazioni, dell’impossibilità di poter mantenere una sola delle mille promesse fatte, fantastiche ma concretamente irrealizzabili a meno di disporre di capitali immensi da distribuire con grande liberalità.
 Ebbene, centinaia e centinaia di persone hanno abboccato versando la loro parte quota ai numerosi emissari che hanno percorso a tappeto il territorio assoldando nella stessa impresa nuovi adepti che dietro il versamento dell’equivalente di una quindicina di euro potevano aspirare a divenire a loro volta sensibilizzatori o raccoglitori delle quote individuali. Un rappresentante “nazionale” della FMI venuto in aereo a Isiro è stato ricevuto da una folla esultante e speranzosa che pensava di accogliere un liberatore dalla  miseria e dalla incapacità di progettare un futuro migliore. Le autorità civili si sono tenute in disparte in un primo momento, per poi intervenire deferendo l’organizzazione al tribunale provinciale. Il verdetto non è ancora stato emesso, e nel frattempo i “funzionari” e “sensibilizzatori” continuano a percorrere i villaggi incassando i contributi volontari.
  Miseria, mancanza di prospettive, stagnazione dell’economia, attesa di un “messia” a buon prezzo, incapacità cronica nel superare gli ostacoli senza un aiuto sostanziale dall’esterno, ingenuità e conoscenze limitate, fiducia nella parola di chi semplicemente “parla bene e si presenta bene”, sono solo alcuni degli elementi che inducono alla credulità e a una certa facilità nel mettersi nelle mani di qualche mercenario o truffatore senza scrupoli.
Anche a livello religioso la popolazione è spesso disposta a credere alle cose più incredibili, un insieme di racconti notturni attorno al fuoco nelle notti di luna piena, sui quali si insericono altri racconti di pratiche magiche o incantatorie.
A Babonde qualcuno ha creduto vedere l’apparizione di una suora locale – il suo nome Anualite -  morta martire esattamente cinquanta anni fa, mentre dell’anniversario ne sono in corso le celebrazioni . L’apparizione lontana, tra gli alberi e le palme, si è rivelata alla fine una illusione ottica, ma per l’occasione tutte le attività locali sono state bloccate e si è gridato al miracolo.

L’uomo è nelle sue molteplici dimensioni un uomo di fede. Crede alla parola annunciata, crede alla parola data. Talvolta è disposto a credere più facilmente alle cose che potrebbero risolvergli i  problemi nell’immediato. Davvero occore sapere in chi abbiamo riposto la nostra speranza e saper leggere bene i segni che annunciano la verità o la falsità dei propositi. Un parametro di verifica rimarrà sempre il risultato finale. Gesù diceva che le opere danno testimonianza della bontà e della verità di chi promette o dice qualcosa.