mercoledì 12 settembre 2012

Promesse mantenute


Promessa mantenuta da parte nostra e promessa mantenuta da parte dei ragazzi.

Gli studenti davanti alle loro classi
Noi ci eravamo impegnati ad essere pronti all’inizio dell’anno scolare – il 3 di settembre – con le prime 4 aule necessarie all’avvio della stagione 2012/2013, ossia con 3 classi di prima superiore ed una di seconda, così da accogliere i nuovi iscritti (139) ed i reduci dello scorso anno 38 passati in seconda. Muratori e falegnami si sono fatti in quattro per raggiungere l’obiettivo, ed ora il minimo indispensabile è già un dato acquisito: tetto, intonaci e pavimenti, banchi e lavagne...

 Alcuni giovani insegnanti e il preside p. Jean Pierre



I ragazzi con le loro famiglie da parte loro hanno ugualmente mantenuto le promesse o meglio le attese che pian piano avevano fatto nascere. Già da tempo sentivamo dirci che i figli sarebbero stati iscritti al “Ste Marie di Babonde” in quanto cercavano la possibilità di un’istruzione ed un’educazione migliore di quella finora offerta dalle altre scuole ed istituti del posto, ed effettivamente siamo stati sorpresi dalla rapidità con cui i posti disponibili sono stati occupati, dovendo per contro selezionare i candidati troppo anziani e respingerne numerosi altri una volta raggiunto il limite di 45 alunni per classe. In ambiente rurale normalmente si assiste ad un grande ritardo prima di avere i ragazzi ed i professori pronti per l’inizio delle lezioni, le difficoltà di recuperare i circa cinque euro per l’iscrizione, altri sette per l’uniforme un pò di quaderni e penne... 

A scuola con gli operai e due direttori di scuole Elementari
A Babonde normalmente bisogna pazientare almeno due settimane, nei villaggi circostanti talvolta si assiste ad un deplorevole ritardo di anche unmese o pià, ma per gli studenti dell’Ist. Ste Marie tutto era già pronto due giorni dopo la data fisata dal calendario ed il terzo tutti erano già seduti nei loro banchi. E’ un buon segno incoraggiante. Cercheremo di avere degli insegnanti qualificati favorendo gli studi universitari di qualcuno/a dei giovani professori. Limiteremo al minimo il lavoro manuale che in altre scuole gli insegnanti e direttori impongono agli allievi per integrare i magri stipendi, ma che abbassa notevolmente il livello dell’istruzione, tanto che ci si meraviglia come oggi coloro che escono dalle scuole superiori con il diplima di stato (la nostra maturità) parlino e scrivano un pessimo francese, talvolta ‘inferiore’ a quello di chi, qualche decina d’anni fa, terminava le scuole elementari. Il responsabile della scuola è il p. Jean Pierre Mokonzi, un sacerdote della nostra comunità di Babonde in modo da garantire una certa correttezza sia dal punto di vista educativo che amministrativo ed economico. 

Il lavoro che rimane da fare, le altre aule.

Stiamo pensando se negli stessi locali, sfruttandoli nelle ore pomeridiane, non sarebbe fattibile iniziare le professionali di falegnameria o di taglio e cucito... un dossier da seguire. Per intanto gioiamo di quanto realizzato e ringraziamo tutti quanti ci hanno permesso di realizzare quaanto potete vedere nelle foto. Sappiamo che molto lavoro è ancora da fare, sia dal punto di vista delle costruzioni che dal lato istruzione ed educazione, sappiamo che il buon Dio e la sua Provvidenza ci accompagnano.