martedì 28 giugno 2011

Siloe: Clinica olftamologica

É oramai passato un mese ma occorre darne notizia poichè il fatto è estremamente importante ossia l’apertura ufficiale della Clinica olftamologica chiamata Siloe (la piscina ove Gesù ha inviato il cieco, guarito, per lavarsi un’ultima volta gli occhi). Una costruzione rara a vedersi nella nostra vicina Isiro, per la qualità e bellezza degli interni e degli esterni e soprattutto per la dotazione di macchinari necessari a fare un lavoro professionale e secondo standard europei. Ora manca solamente un medico specialista residente in permanenza: per il momento si ovvia con un’infermiera specializzata stabilmente presente e con medici “visitatori” che di tanto in tanto garantiscono la loro presenza e la possibilità di effettuare interventi chirurgici di necessità.
Discorsi ufficiali e cerimonie nello stretto necessario senza ridondanze inutili per lasciare spazio fin dal giorno seguente a visite ed interventi chirurgici... “non ne vedevamo l’ora”.
Un grazie sentito è andato agli ideatori e realizzatori nonchè ai neccessari finanziatori (la diocesi di Wamba, la S.O.S. di Padova, la CBM Italia); in tutto questo la città di Padova non era affatto lontana e qua è là si poteva sentire chiaramente qualche espressione veneta uscire dalla bocca dei presenti. Babonde è ancora lontana da Isiro ma il viaggio non è impossibile, da parte nostra informiamo ed incoraggiamo i molti malati a prepararsi per usufruire di visite e cure appropriate. Continuiamo anche con la distribuzione di occhiali da lettura – Miwani in lingua kiswahili – ugualmente molto apprezzati in quanto sono una risposta immediata ad una necessità impellente soprattutto per i “professionisti”  della lettura, maestri, professori, uomini di chiesa... che hanno oramai depassato la quarantina. Se passate per Isiro anche voi potrete vedere un’altra meraviglia della carità cristiana.

lunedì 27 giugno 2011

La NEPOKO

La Nepoko è il fiume che percorre in lungo ed in largo la nostra diocesi come un grande serpentone e ovunque si voglia andare è impossibile non essere costretti a doverlo attraversare. Noi di Babonde siamo alla “rive gauche” e se si vuole andare a Wamba occorre passare all’altra riva. In motocicletta
nessun problema, ma in vettura è solo da un pò di tempo che qualche “eletto del popolo” all’assemblea nazionale di Kinchasa ha pensato bene di fare un gesto di generosità e di dotare il “guado” di un barcone sufficientemente sicuro. Dico “gesto di generosità” poichè nella generalità dei casi lo sviluppo ed il progresso del paese lo si deve più ad iniziative di singoli e a “doni” puntuali di qualche persona sensibile o interessata (ai risvolti elettorali) che a programmi definiti e finanziati dal governo o dalle autorità pubbliche regionali o locali.
Per me è stata la prima volta il salirci sopra con la nostra LR poichè sinceramente vedevo il pericolo della salita e discesa in situazione di sicurezza precaria, e non è saggio “gettare a mare” il buon veicolo che abbiamo. In ogni caso tutto è andato bene per stavolta, anche se la corda in nylon per trascinare il barcone e il ponte di salita discesa lasciassero un pò a desiderare.  Le foto possono ben testimoniare.