giovedì 15 maggio 2014

Confermare

Come ogni anno nelle settimane che seguono la Pasqua gli avvenimenti si susseguono a ritmo incalzante ed il 2014 non ha fatto eccezione. Viviamo nell’ordinario molti piccoli fatti quotidiani, la fede ci accompagna, ci guida o ci provoca a seconda delle situazioni, ma c’è bisogno di confermare che ciò che siamo, ciò che stiamo facendo, ciò che desideriamo e ciò che progettiamo stanno andando nella direzione che abbiamo scelta.
“Confermare” è appunto il verbo che descrive bene un’azione necessaria nello scorrere delle giornate, ma anche a livello di fede c’è bisogno di “confermare”. Confermare che viviamo all’interno di un Amore che ci avvolge ed accompagna e non come schegge effimere destinate all’oblio: apparteniamo infatti ad una famiglia, ad una comunità, ad un popolo. Confermare che siamo ricchi di potenzialità e di doni che ci sono stati offerti gratuitamente (anche dall’alto) e che non potremmo mai annullare né per orgoglio, né per negligenza. Confermare che non c’è nulla di irreparabile, imperdonabile, destinato alla sola distruzione senza rinnovamento.


Nella lingua francese il Sacramento della Cresima si chiama “Confirmation” = “Confermare”.
Nella lingua Swahili si chiama “Usabitisho” = “Rendere solido”, “dare forza”... un significato non molto lontano dal “confermare”.
In questi giorni dopo Pasqua eccoci a “confermare” nella fede cristiana più di seicento tra adolescenti, giovani ed adulti, in tre celebrazioni successive assieme ad un delegato del Vescovo, in tre villaggi della nostra vasta parrocchia – Gbunzunzu, BagBay e Nitoni - diventati il centro di raduno per tutti gli altri. Incontro, gioia, festa, canto, danza, tappa di passaggio, coscienza nuova... Con i sensi è impossibile cogliere degli effetti immediati dell’opera della Parola e dello Spirito, ma sappiamo che i frutti si vedranno, si faranno sentire, si potranno toccare e si aggiungeranno ai molti ed abbondanti frutti generati fin qui dalla stessa fede. Noi siamo già stati confermati una volta, a suo tempo. La Cresima è infatti uno di quei sacramenti che si ricevono una sola volta, che non si ripete, poichè lascia un segno incancellabile, e tuttavia il suo significato sarebbe bene riprendere di volta in volta.


Una grazia per noi accompagnare per ben tre volte, ogni anno, la “confirmation” e recuperare così vocazione ed appartenenza, scelte e promesse. Nella maggior parte delle cose che decidiamo e che facciamo, pur con lucidità e consapevolezza, abbiamo tuttavia una coscienza solo parziale di tutte le implicazioni, potenzialità e conseguenze che si manifesteranno con il tempo e con la maturità: camminando la strada si apre.


Alcuni Scout presenti ad una delle celebrazioni