Promessa mantenuta da parte nostra e promessa mantenuta da
parte dei ragazzi.
Gli studenti davanti alle loro classi |
Noi ci eravamo impegnati ad essere pronti all’inizio
dell’anno scolare – il 3 di settembre – con le prime 4 aule necessarie
all’avvio della stagione 2012/2013, ossia con 3 classi di prima superiore ed
una di seconda, così da accogliere i nuovi iscritti (139) ed i reduci dello
scorso anno 38 passati in seconda. Muratori e falegnami si sono fatti in
quattro per raggiungere l’obiettivo, ed ora il minimo indispensabile è già un dato
acquisito: tetto, intonaci e pavimenti, banchi e lavagne...
Alcuni giovani insegnanti e il preside p. Jean Pierre |
I ragazzi con le loro famiglie da parte loro hanno
ugualmente mantenuto le promesse o meglio le attese che pian piano avevano
fatto nascere. Già da tempo sentivamo dirci che i figli sarebbero stati
iscritti al “Ste Marie di Babonde” in quanto cercavano la possibilità di
un’istruzione ed un’educazione migliore di quella finora offerta dalle altre
scuole ed istituti del posto, ed effettivamente siamo stati sorpresi dalla
rapidità con cui i posti disponibili sono stati occupati, dovendo per contro
selezionare i candidati troppo anziani e respingerne numerosi altri una volta
raggiunto il limite di 45 alunni per classe. In ambiente rurale normalmente si
assiste ad un grande ritardo prima di avere i ragazzi ed i professori pronti
per l’inizio delle lezioni, le difficoltà di recuperare i circa cinque euro per
l’iscrizione, altri sette per l’uniforme un pò di quaderni e penne...
A scuola con gli operai e due direttori di scuole Elementari |
A Babonde
normalmente bisogna pazientare almeno due settimane, nei villaggi circostanti
talvolta si assiste ad un deplorevole ritardo di anche unmese o pià, ma per gli
studenti dell’Ist. Ste Marie tutto era già pronto due giorni dopo la data
fisata dal calendario ed il terzo tutti erano già seduti nei loro banchi. E’ un
buon segno incoraggiante. Cercheremo di avere degli insegnanti qualificati
favorendo gli studi universitari di qualcuno/a dei giovani professori.
Limiteremo al minimo il lavoro manuale che in altre scuole gli insegnanti e
direttori impongono agli allievi per integrare i magri stipendi, ma che abbassa
notevolmente il livello dell’istruzione, tanto che ci si meraviglia come oggi
coloro che escono dalle scuole superiori con il diplima di stato (la nostra
maturità) parlino e scrivano un pessimo francese, talvolta ‘inferiore’ a quello
di chi, qualche decina d’anni fa, terminava le scuole elementari. Il
responsabile della scuola è il p. Jean Pierre Mokonzi, un sacerdote della
nostra comunità di Babonde in modo da garantire una certa correttezza sia dal
punto di vista educativo che amministrativo ed economico.
Il lavoro che rimane da fare, le altre aule. |
Stiamo pensando se
negli stessi locali, sfruttandoli nelle ore pomeridiane, non sarebbe fattibile
iniziare le professionali di falegnameria o di taglio e cucito... un dossier da
seguire. Per intanto gioiamo di quanto realizzato e ringraziamo tutti quanti ci
hanno permesso di realizzare quaanto potete vedere nelle foto. Sappiamo che
molto lavoro è ancora da fare, sia dal punto di vista delle costruzioni che dal
lato istruzione ed educazione, sappiamo che il buon Dio e la sua Provvidenza ci
accompagnano.