mercoledì 7 agosto 2013

FARMACIA in PARROCCHIA

Per coloro che già conoscono bene Babonde sarà sufficiente ricordare che se il villaggio è di dimensioni modeste è però dotato di un grande ospedale, che nella sua struttura supera di gran lunga quelli di Pawa o Nebobongo, anche se purtroppo al di là della struttura muraria le autorità sanitarie da tempo lo hanno privato di sostegno e di personale adeguato. E’ in questi ultimi mesi che qualcosa si sta muovendo in senso positivo: l’arrivo di un medico e molte buone iniziative per rimettere in funzione i differenti reparti con uno spirito nuovo e costruttivo. Certo che una buona consultazione e delle cure adeguate abbisognano di altrettante medicine e farmaci adeguati ed efficaci. Cosa non sempre scontata: difficoltà di approvvigionamento, costi elevati, qualità scadenti delle medicine a causa della pirateria o della cattiva conservazione... Anche ai nostri giorni sono numerosi coloro che continuano a rivolgersi ai guaritori tradizionali che spesso mescolano una dose di reale e buona conoscenza sulle proprietà curative di erbe e cortecce con un’altra dose di “bricolage”, ossia di tentativi alla cieca alla ricerca di qualche improbabile soluzione.

Fiducia nei guaritori tradizionali e mancanza di mezzi finanziari spingono molti tra la popolazione a ricorrere solo in seconda battuta alle medicine dei “wazungu” (le medicine dei bianchi). Altra pratica ricorrente è l’automedicamento, causato ancora una volta dalla povertà e mancanza di denaro: chi è malato senza previa consultazione di un dottore o di un infermiere si rivolge direttamente alla farmacia per acquistare “dawa ya kusaidia”, qualche medicina che lo possa aiutare. Sarà secondo il grado di preparazione del “farmacista”, normalmente senza alcun titolo scolastico e secondo le medicine disponibili al momento che il malato potrà averà un aiuto adeguato o meno.
Continuando ad aggiungere qualche elemento sulla situazione sanitaria locale e sui guaritori tradizionali, un nuovo aspetto ci è stato rivelato dalla equipe mobile di medici oftalmologi che tre volte all'anno lasciano Isiro e si fermano a Babonde per consultazioni e piccoli interventi ambulatoriali. Essi ci confermavano che diversi danni agli occhi sono provocati da questi maldestri guaritori che applicano sui delicati occhi degli impasti dannosi e nocivi.   

Ma veniamo a noi, da una settimana in parrocchia, giusto a fianco dell’ufficio parrocchiale ha preso il via, dopo solenne inaugurazione e benedizione, la farmacia della parrocchia. E’ grazie ad un benefattore italiano, rimasto per il momento sconosciuto e che ringraziamo vivamente a nome nostro e di una folla di beneficiari, che abbiamo potuto valorizzare una sala recentemente costruita ed acquistare alcuni medicinali di prima necessità, tenendo i prezzi bassi, alla portata di quasi tutti e cercando di garantire la qualità necessaria. Anche i piccoli centri sanitari sparsi nei villaggi limitrofi hanno apprezzato sinceramente l’iniziativa sapendo che troveranno nella nostra Farmacia un riferimento sicuro per non mancare dei medicinali necessari ad un prezzo equilibrato. La farmacista che la gestisce, maman Cyprienne, ha una conoscenza base dei principi farmacologici e una lunga esperienza nel settore e appena possibile continuerà la sua formazione. Noi della missione con i differenti contatti nei grossi centri commerciali, Isiro, Butembo, Kisangani... cerchiamo di garantire l’approvvigionamento e la buona qualità (provenienza sicura e data di scadenza non oltrepassata).

La prima settimana dal giorno dell’apertura è oramai passata e tutto lascia ben sperare in un sensibile miglioramento nell'aiuto medico sanitario di cui la popolazione può e potrà beneficiare.