E' oramai dalla settimana che ha seguito la Pasqua che il blog rimane in silenzio, non perché nulla di nuovo sia successo ma perché la connessione internet ci è sfuggita: coloro che ci offrono il servizio hanno cambiato satellite e qualche parametro ed il tecnico che doveva venire a risistemare il tutto dopo essersi annunciato più volte ha desistito vedendo la difficoltà di raggiungerci... Babonde per strada non è così vicina. Ecco che abbiamo dovuto ricorrere ai mezzi di fortuna e cercare di arrangiarci come possibile. Dopo oramai due mesi eccoci di nuovo in linea.
Allora ed innanzitutto i migliori auguri a tutti di una Santa Pasqua, oramai lontana nel calendario ma per noi ancora fortemente presente, poiché è nella notte di Pasqua che i nuovi cristiani vengono battezzati e nei numerosi villaggi di Babonde è in queste settimane che continuiamo a celebrare il sacramento del Battesimo per i catecumeni oramai preparati. Ricevono il Battesimo e l'Eucaristia la “com-unione” l'essere insieme al Cristo e alla comunità dei fratelli... mistero di vita spirituale e realtà di vita vissuta. Il Cristo è per tutti, per abbracciare tutti. Realtà di fede e realtà comprensibile, realtà bella e vivibile anche se tutti si accorgono che la si può vivere solo parzialmente, al di qua delle aspettative e delle aspirazioni, a meno che una forza dall'alto ci venga data. E' per questo che il giorno del battesimo è l'inizio di un cammino che dura tutta la vita.
A proposito di cammino, nel dopo Pasqua siamo stati a Butembo in visita alla nostra comunità e parrocchia di Kirago e per qualche compera importante visto che Butembo un grosso polo commerciale per tutto l'Est del Congo. Il centro della città è costellato di piccoli magazzini con ogni "ben di dio", la circolazione è intensa e a causa di questa è quasi perennemente immerso nella polvere o nel fango. Un viaggio lungo tre giorni e ben movimentato, un ponte caduto (non per colpa nostra), con le ben note conseguenze di traversata in "battello" e gli ampi ritardi, un guasto alla Land Rover, molta fatica ma tutto bene.
Abbiamo comperato un pò di medicinali per aprire una farmacia della parrocchia, un macchina per fabbricare i mattoni, un piccolo gruppo elettrogeno per le macchine elettriche della falegnameria e tante altre piccole cose per noi e per gli amici di Babonde che non possono permettersi un viaggio così lungo.
A Kirago abbiamo incontrato i giovani in formazione che desiderano entrare nella congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore, sono numerosi e i posti per accogliere tutti non sono sufficienti, anche da Babonde ogni anno inviamo due o tre candidati, i quali alla fine devono "subire" un test d'ammissione... per continuare il percorso di studi e di vita comunitaria. Dal mio punto di vista è un pò triste dover mettere insieme l'appello alla vocazione e la necessità di una selezione, ma per il momento sembra non ci siano alternative. Verso l'Est del paese ci si avvicina alle montagne ed anche il clima è diverso. Difficile immaginare che vicinissimi all'Equatore si possa sentire freddo.